Il 52nd Jazz Winter 2024/2025 si conclude
tra sold out, sperimentazione e sinestesia

Si è conclusa con l’omaggio a Mina dell’Elisa Rossi Quartet la stagione del 52nd Jazz Winter, una rassegna che, da ottobre a marzo, ha saputo intrecciare jazz, arte e cultura in un percorso coerente e sorprendente.

Dall’intensità del Noam Wiesenberg Quartet che ha inaugurato la stagione autunnale, passando per le sonorità sofisticate di artisti come Paolo Recchia & Jordan Corda, Gabriel Marciano Quartet, Mauro Zazzarini & Laura Sega, Lucrezio De Seta Trio e il ritorno di Simone Alessandrini con il progetto Songbook, la prima parte ha posto le basi di una stagione di grande respiro.

La seconda fase, da gennaio in poi, ha visto protagonisti artisti di rilievo e giovani promesse: il sassofonista internazionale Michael Rosen, l’energia dell’Insanity Quintet, il lirismo del Francesco Bruno Trio feat. Javier Girotto, fino all’eleganza e all’interplay del Joel Holmes Trio.

Non sono mancati momenti di scoperta con il giovane Giulio Bozzo Quintet, i paesaggi sonori di Iacopo Teolis con The Moving Forest, la spiritualità mediterranea di Gianni Savelli Media Res, la raffinatezza del Karim Blal Trio, l’equilibrio tra modernità e tradizione del Gianluca Vigliar Quartet con Eclipse, e il calore del Val Coutinho Quintet, tra bossa nova e MPB.

🎨 Arte e Jazz: un connubio perfetto
Ad accompagnare ogni appuntamento, le mostre curate dal Mad – Museo d’Arte Diffusa hanno costruito un dialogo visivo parallelo. Da Mot_her di Anja Kunze a Ocean_Art di Alena Panchishin, dalla personale di Ina Damyanova a Ignoti di *Alberto Zecchini, fino all’attuale esposizione Vidi e ascoltai di Giuseppe Fucsia, la rassegna ha offerto un’esperienza sinestetica completa.

Un ringraziamento va sempre al Geena, in via Custoza 2, Latina, che ogni anno ospita la nostra rassegna sempre con grande capacità, spirito di accoglienza e passione.

Il 52nd Jazz Winter si conferma così come uno degli appuntamenti culturali più significativi della città di Latina: una stagione capace di coniugare la ricerca musicale con l’eccellenza interpretativa, dando voce alle contaminazioni e alla bellezza dell’incontro tra suono e visione.

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