L’ultimo concerto del festival, in programma per sabato 30 Dicembre, vedrà come protagonista la grande voce di Joyce Yuille che dopo aver calcato i palchi di tutto il mondo con Gloria Gaynor e Donna Summer si propone in versione Soul Jazz.
Newyorkese, ma da tempo trapiantata in Italia, estremamente versatile, con un passato di alto livello anche nella moda, Joyce non ha mai tralasciato la musica e possiede oggi un curriculum di tutto rispetto ed un’invidiabile capacità di spaziare dal jazz al gospel, nel segno della grande radice della black music.
Il London Jazz News la definisce ”Hailed as potentially a female Gregory Porter”, una dea dalla voce carismatica.
Le sue doti vocali sono in grado di colpire anche lo spettatore più raffinato comunicando a tutto il pubblico energia e passionalità. Un’interprete sofisticata e grintosa che porterà al festival un dinamismo ed un’espressività vocale più autenticamente legati al linguaggio jazzistico di matrice nera e dalla trascinante verve ritmica ed interpretativa.
La musica ha da sempre rappresentato una parte fondamentale della sua vita. Si ricorda la sua prima vera esibizione all’età di 10 anni, quando ha cantato “Winter Wonderland” durante uno spettacolo di Natale alle Scuole Elementari di fronte ad un pubblico di familiari, compresi naturalmente i suoi. Rimanendo molto impressionata dal suo timbro vocale in così tenera età, la sua maestra di musica la incoraggia a continuare per migliorare la voce. Quello fu soltanto l’inizio di una straordinaria carriera.
L’appuntamento con Joyce E. Yuille è per Sabato 30 Dicembre alle ore 21,30, al Teatro Moderno di Latina, per l’ultima tappa della 52nd Jazz Week Festival.